Macerata Ospedale civile - Ospedali d'Italia

Vai ai contenuti

Menu principale:

Macerata Ospedale civile

Ospedali Centro > Regione Marche > Macerata e provincia

Le poche informazioni le ho tratte dal testo :  Storia di Macerata - Aldo Adversi, Dante Cecchi, Libero Paci - Grafica Maceratese 1986 – pagg. 615-621

" Il documento più antico  riguardante le origini dell'ospedale civico di Macerata risale alla trascrizione di un atto di donazione rogato il 16 settembre 1321 dove nel suo testamento, il medico Paolo Spenendei di Macerata istituiva erede generale il proprio fratello Francesco, con lasciti in Soldi di Ravenna e Grossi di Ancona per il Vescovo di Macerata per alcune chiese per il carcere e per l'ospedale. Secondo altre fonti risulta invece che dal 1174 è documentata la presenza presso San Giovanni dell'ospedale dei Cavalieri Gerosolimitani, e che nel 1390 l'Antica Confraternita dei flagellanti, durante la pestilenza fondò l'ospedale dello Spirito Santo. I confratelli flagellanti chiesero al Comune la facoltà di ingrandire l'ospedale tanto che nel 1447 lo stesso stabilì di concedere alla confraternita 10 Ducati annui per aver essa determinato di riedificare l'ospedale [...] e perché l'altissimo Dio si degni per sua misericordia e pietà levar via la mortal peste. La confraternita dei flagellanti si estinse alla fine del secolo XV e fu sostituita dalla Confraternita del Santissimo Sacramento, la quale subentrò alla direzione dell'ospedale e alla cura degli Infermi, mantenendo l'ospedale a sue spese e amministrandone i beni. Pertanto l'ospedale dello Spirito Santo assunse il titolo del Santissimo Sacramento. Nel 1592  la cura degli Infermi fu  affidata, sia per pur breve tempo, all'ordine religioso dei Fatebenefratelli; il 29 marzo 1594 il vescovo Morone li sostituì.  Dal  1600 non si hanno notizie circa l'ospedale del Santissimo Sacramento ossia fino al 1706 epoca in cui Il Canonico Ulissi donò alcuni capitali all'ospedale con l'obbligo di ricevere e ricoverare i febbricitanti  della città.
A seguito della conquista Napoleonica furono indemaniati i beni delle associazioni religiose. Con la caduta di Napoleone Pio VII restituisce  alla Confraternita del Santissimo Sacramento l'amministrazione dell'ospedale.
L'ospedale necessitava ormai di essere ingrandito tanto che fu ricostruito prima nel 1786 e successivamente nel 1854. Intorno al 1850 furono chiamate ad assistere gli infermi le suore della Carità di San Vincenzo. Verso il 1870 fu adattato un piccolo fabbricato laterale per ricoverarvi i celtici e gli infetti. Nel 1879 e nel 1881 i locali furono restaurati con criteri rispondenti alle moderne esigenze dell'arte medica del tempo; l'ospedale venne anche dotato di camera operatoria di un impianto di riscaldamento e circolazione d'aria calda. Col passare degli anni l'edificio risulta insufficiente e  inadatto ma le difficoltà finanziarie in cui versava non ne permisero il suo trasferimento; nel 1905 l'amministrazione ospedaliera ottenne anche la concessione di una tombola telegrafica, ma il risultato ottenuto fu veramente irrisorio.
Fu solo nel 1912 e nel 1920 che si pensò di redigere il progetto del nuovo ospedale.
Il 5 febbraio 1922 Il Principe di Piemonte pose la prima pietra e il 30 maggio 1925 il Re d'Italia inaugurò solennemente l'opera.
Nel 1937 l'amministrazione passò alle Istituzioni Riunite di Cura e Ricovero (IIRRCR) che comprendevano pure il ricovero per anziani, l'istituto femminile e l’orfanatrofio maschile. Classificato nel 1968 ospedale generale Provinciale, con il DPR 1 ottobre 1969 N. 1210 è stato dichiarato centro ospedaliero con amministrazione propria provvisto di 530 letti che si è arricchito poi progressivamente di nuove attrezzature, di nuovi reparti specialistici. Con la legge 30/5/1965 numero 574 sulle costruzioni ospedaliere nel 1968 avviò la costruzione di un grande ospedale dalla capienza di 1000 posti letto. Costruito in oltre 10 anni di lavoro con nuovi edifici e ristrutturazioni dell’esistente migliorando così le corsie più grandi con rinnovo dei servizi igienici, con la realizzazione di un impianto fisso di ossigeno e  il potenziamento dell'acqua calda. "


OPAC SBN: Verso il nuovo ospedale / Ospedale generale provinciale Macerata

 
Dal passato al futuro... un viaggio nel tempo dei templi della salute
Torna ai contenuti | Torna al menu